Ginnastica, l'Italia vola in Coppa del Mondo

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Le Farfalle volano così in alto che serve un drone per portarvi le medaglie. La scelta nelle premiazioni della Federazione azera, dettata dall’emergenza sanitaria, diventa allegorica di una competizione di altissimo livello, che alla fine vede prevalere ginnaste giganti, capaci di sparare in orbita i propri attrezzi e le rispettive ambizioni. A Baku, in Coppa del Mondo, tra le dee del prossimo Olimpo nipponico ci sono anche le italiane. In particolare la squadra di Emanuela Maccarani, all’esordio stagionale, assente dalle pedane internazionali, in presenza, da 19 mesi. Alessia Maurelli e compagne, dopo la piazza d’onore nel Concorso generale di ieri, si portano a Desio altri due argenti nelle finali di specialità: con le 5 palle a quota 44.550 (D. 33.3 – E. 8.600) e con 3 cerchi e 4 clavette, a 41.900 (D. 33.3 – E. 8.600), in entrambi i casi dietro alla Bulgaria ( 45.600 - 43.150). Nella final eight con l’attrezzo singolo conquistano il bronzo le padrone di casa (44.000), mentre nel misto chiude al terzo posto la Bielorussia(39.850). Ma non finisce qui, perché tra le individualiste brilla l’oro di Alexandra Agiurgiuculese, aviere dell’Aeronautica Militare (come le compagne dell’Insieme, esclusa la Mogurean), ottenuto nella final eight con la palla. La ventenne allenata all’ASU di Udine da Spela Dragas e Magda Pigano, grazie al personale di 26.350 (D. 17.8 E. 8.550), mette in fila la russa Daria Trubnikova, seconda con 26.100, e la bulgara Boryana Kaleyn, terza con lo stesso punteggio ma un’esecuzione peggiore. La vice campionessa italiana, bloccata ad inizio anno dal Covid, si ripresenta ai piedi del podio All-around, finalista in tutte le odierne sfide ad otto. Oltre al titolo con la palla Alex si posiziona al settimo posto nel cerchio (22.500) – vinto dall’israeliana Linoy Ashram (27.150), davanti alla russa Lala Kramarenko (26.850) e alla bielorussa Alina Harnasko (26.600) – all’ottavo nel nastro (17.500) – dove si è imposta la Kaleyn (24.300), vanamente inseguita dalla stessa Harnasko (23.450) e dalla bulgara Katrin Taseva (21.500) – mentre sfiora il bronzo alle clavette, precedendo con 25.200 l’altra azzurra Milena Baldassarri, quinta con 24.650. Sul podio ci salgono l’Ashram (27.800), la Kaleyn (27.400) e la Kramarenko (27.150). L’oro dell’Agiurgiuculese, il settimo della sua carriera, il 18esimo in totale tra world e challenge cup arriva dopo i tre argenti e il bronzo conquistati da Sofia Raffaeli nelle precedenti tappe di Sofia e Tashkent. La FGI dei piccoli attrezzi guidata dalla DTN Emanuela Maccarani lascia la Milli Gimnastika Arenası con quattro medaglie in totale, tre d’argento e una d’oro e sale nel medagliere della manifestazione a quota otto podi complessivi. L’appuntamento conclusivo del circuito FIG è alla Vitrifrigo Arena di Pesaro, dove, in diretta su La7, dalle 14.00 di domenica 30 maggio, rivedremo le etoile della ritmica mondiale sulla road to Tokyo 2021 e le nostre Farfalle lanciate a tali altezze che nemmeno i droni le potranno seguire.

 

Nella foto, Alexandra Agiurgiuculese