Un Convegno e un incontro speciale a Firenze. Organizzato dal Comitato provinciale del capoluogo toscano dell’Ansmes con la collaborazione del Comitato regionale, si è svolto nella Sala Parc (Performing Arts Research Centre) alle Cascine nell’ambito del nostro progetto «Lo Sport abbatte i Muri», in convegno «Lo sport come strumento di confronto e integrazione a Firenze e in Toscana».
Sono intervenuti gli assessori del Comune di Firenze, Guccione e Martini mentre l’Ansmes era presente con il Presidente nazionale, Francesco Conforti, con il presidente regionale, Salvatore Vaccarino, e con il presidente provinciale, Giovanni Carniani oltre al consigliere nazionale Luciano Baldini, ed erano presenti tre calciatrici dell’Afghanistan che da oltre due mesi sono ospiti del Centro Tecnico della Federcalcio di Coverciano.
Relatori del convegno, Marcello Marchioni presidente del Centro Studi per l’educazione fisica e l’attività sportiva che ha trattato il tema «Immigrati nel sistema sportivo: un nuovo scenario»; Farnaz Farahi dell’Università degli Studi di Firenze che ha discusso su «Sport e integrazione: accettare le differenze»; Alberto Brasca, ex presidente della Federazione Italiana Pugilato che ha parlato di «Boxe e inclusione» e Paolo Mangini, presidente regionale della Laga Nazionale Dilettanti del calcio, che ha intrattenuto sul tema «il calcio come strumento di partecipazione, aggregazione e integrazione sociale».
Il punto più emozionante è stato il finale dove le tre calciatrici afghane hanno risposto alle domande dei presenti suscitando commozione e rafforzando in tutti i presenti che lo sport abbatte veramente i muri. Ad una precisa domanda - “cosa rappresenta per loro lo sport e il calcio” - hanno risposto: «Lo sport non è sport, il calcio non è calcio, ma lo sport e il calcio sono la vita - le loro parole - Abbiamo un sogno: vivere in sicurezza una vita normale senza limiti e barriere».