Le regole rappresentano un’opportunità per crescere in un mondo migliore. Dalla famiglia alla società, dal lavoro allo sport, il rispetto delle norme - con l’inevitabile dose di buon senso - si trasforma in autorevolezza, in comportamenti corretti, alimenta il senso di giustizia. Ma è anche vero che le regole, per essere utili, devono essere sempre adeguate al contesto storico nel quale si opera. E chi gestisce il rispetto delle regole, ha la responsabilità di gestire anche le conseguenze quando non vengono rispettate. Perché lo sport deve innanzitutto formare ed educare.
Si è parlato anche di questo nell’incontro a Roma del presidente nazionale Ansmes Francesco Conforti, col neo presidente dell’Associazione italiana arbitri, Carlo Pacifici. Con loro, il tesoriere Ansmes e il presidente regionale Lazio, Giulio Corsi e Gianfranco Cicuti.
Ipotizzate, inoltre, forme concrete di collaborazione tra le due associazioni, vista la visione comune dei valori di solidarietà e lealtà, attorno ai quali sono nate le Stelle al merito sportivo e l’Aia, senza dimenticare le numerose benemerenze Coni assegnate agli arbitri, iscritti nella famiglia Ansmes.