Viaggio nel mondo arbitrale al “Terra di Lavoro” di Caserta con gli esperti di Ansmes ed Asi Campania

Campania
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CASERTA – Come funziona, tecnicamente, il mondo arbitrale del calcio? Come si diventa arbitro? Quali rivoluzioni hanno portato le tecnologie nella direzione di gioco? A queste domande ha risposto una delegazione dei componenti dell’Associazione Nazionale Stelle al Merito Sportivo (Ansmes) che ha incontrato, ieri, gli allievi del quarto e del quinto anno del corso di Amministrazione, Finanza e Marketing ad Indirizzo Sportivo dell’ISISS “Terra di Lavoro” di Caserta nell’ambito del programma di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, ex Alternanza Scuola-Lavoro) tenuto dagli esperti di Associazioni Sportive e Sociali Italiane (Asi).

Dopo la visione del documentario “Er gol de Turone era bono” (per la regia di Francesco Miccichè e Lorenzo Rossi Espagnet) – che racconta la storia del gol annullato al giocatore della Roma Maurizio Turone nella partita Juventus-Roma giocata al Comunale di Torino il 10 maggio 1981, decisiva per lo scudetto poi vinto dalla Juventus – i ragazzi hanno avuto modo di incontrare e confrontarsi con Giuseppe Rinaldi (ex arbitro nazionale di calcio e stella d’argento al merito sportivo) accompagnato da Nicola Scaringi (presidente del comitato provinciale Ansmes e del comitato regionale Asi) e da Marco Lugni (giornalista sportivo e stella d’argento al merito sportivo). I saluti iniziali sono stati tenuti da Francesco Cordua, docente di materie economiche e referente PCTO per l’Indirizzo Sportivo. A moderare l’incontro è stato Gianrolando Scaringi, giornalista e project manager, esperto aziendale di Asi Campania.

«Il mondo arbitrale ha, al contempo, un alone di fascino e di mistero per i non addetti ai lavori – ha commentato Nicola Scaringi – e genera anche molta curiosità, soprattutto nei più giovani. Parlarne con un esperto del settore ed arbitro di grande esperienza aiutato i ragazzi a comprendere meglio la figura del direttore di gara, a riconoscere i vantaggi e le difficoltà delle tecnologie in campo (praticamente assenti nell’81 ed, oggi, sempre più decisive) ed a conoscere i passi giusti da effettuare per poter intraprendere questo tipo di carriera sportiva, certamente non comune ma ricca di soddisfazioni. L’Ansmes ha accolto con piacere l’invito a questo incontro aiutando a diffondere, tra i giovani, la cultura dello sport».