La cosa più difficile è stato decidere chi, nella tradizionale foto di gruppo, dovesse mettersi in ginocchio. Perché c’era il rischio concreto che non riuscisse a rialzarsi più. E così, con quel pizzico inevitabile di ironia tipica di Amici miei, su quella che fu la pista di atletica leggera dello stadio della Vittoria di Bari, si sono ritrovati i protagonisti dell’atletica leggera degli anni Sessanta, maschile e femminile. Gente che ha macinato chilometri, collezionato titoli italiani e successi internazionali, saltato e lanciato in lungo e in largo per il Belpaese. La meglio gioventù di un’epoca fatta di emozioni e abbracci.
Un amarcord sportivo riuscito grazie alla tenacia di Franco Leccese - curatore dell’evento - e al quale hanno aderito il Coni, la Fidal e l’Ansmes Puglia. La forza dello sport? Sta nell’unione, nel dar vita ad una comunità con un profondo senso di appartenenza. Ritrovato dopo tanto tempo. Una trentina i partecipanti al raduno: Angelo Giliberto, Giacomo Leone, Gigi Monno, Tina Dragonieri, Giorgio Gatti, Raffaele Ricci, Alberto Sofia, Pippo Carnimeo, Enzo Calabrese, Mauro e Gennaro Germinario, Antonio Erotavo, Matteo Lorusso, Vito Basiliana, Mimmo Frisini, Lori Samarelli, Michela Funari, Michele D’Alessio, Michele Barile, Gaetano Costantino, Pimno Capposela, Angela Pisani, Carlo Bombacigno, Rosa De Feo, Pino Grimaldi, Tonino Scarciello.
A portare il saluto della città ci ha pensato l’assessore allo Sport, Pietro Petruzzelli. Le Stelle al merito sportivo erano rappresentate dal delegato regionale, Nani Campione.
A tutti, una pergamena ricordo e i versi di una poesia di Rosalba Fantastico di Kastron che recita: “In pedana o in pista, nell’agone di un tempo felice viaggiavano i sogni. Il podio era la meta di giovani speranze. Si dominavano lo spazio e il tempo. Altezze, lunghezze, forza, velocità profumavano di conquiste e allenavano corpi e anime. E ora siamo qui – atleti ancora – a percorrere spazio e tempo in questo emozionante aprile”.