“Una partita da giocare tutti insieme e che ammette un solo risultato, la vittoria.” E’ quello che in sintesi è emerso al convegno organizzato dall’AnsMes di Messina, inserito nel progetto nazionale “Lo Sport abbatte i Muri”. Occorre “cambiare per vincere insieme, ha affermato il presidente provinciale Massimo Minutoli in apertura, le disuguaglianze devono essere affrontate da tutte le componenti coinvolte in un cambio culturale difficile ma non impossibile”. Nel porgere il saluto, il presidente del Teatro Vittorio Emanuele, Orazio Miloro ha dichiarato che le diversità sono un fenomeno davvero difficile da estirpare nel nostro Paese, una materia che vede impegnate le varie componenti della società, dobbiamo lavorare a livello culturale, quindi il Teatro è anch’esso in trincea per favorire espressioni di integrazione. Nel messaggio di saluto il presidente nazionale dell’AnsMes, Francesco Conforti, nel ricordare che nonostante si concluda il prossimo 4 Dicembre con l’assise di Roma, il progetto sarà comunque un impegno per tutta l’associazione anche per gli anni a venire. Indirizzi di saluto sono stati portati dal Delegato regionale AnsMes Totò Lombardo e Dal Delegato provinciale del CIP Francesco Giorgio entrambi hanno concordato che, il mondo dello sport può portare un contributo, nella cultura del rispetto delle diversità di genere, nel rispetto e la parità che sono precondizioni necessarie per eliminare muri come la disabilità e il razzismo. Un lavoro che deve avere un pieno compimento in una sinergia sempre più consolidata, con altri attori coinvolti, come le Istituzione, il terzo settore, la scuola e le famiglie. L’assessore comunale Alessandra Calafiore, nel sottolineare il ruolo chiave del comune di Messina, ha evidenziato come l’attenzione non deve essere solo per un momento ma per sempre. L’impegno e le considerazioni verso le disabilità, sono per l’Amministrazione comunale un impegno prioritario, che non prevede disattenzioni. “Ci siamo resi conto che il ruolo di soggetti come il nostro di promozione sportiva e sociale è fondamentale, ha dichiarato Il vice presidente dell’Unione Sportiva Acli Carlo Giannetto. Lo sport è una forza, è uno strumento molto forte. Se lo sport si impegna su questa materia può fare tanto. La nostra comunità è quella di uno sport che deve farsi parte attiva e virtuosa, per interpretare i segnali di allarme che possiamo vedere anche su un campo sportivo. Questa è una battaglia da combattere insieme, perché è una battaglia culturale.” Interessante l’intervento dal Dirigente Medico ASP Messina, dott. Roberto Fiorentino che si è soffermato sulla sua significativa esperienza lavorativa, nel settore della salute mentale, “Incontrare lo Sport nel lavoro è stata una opportunità per trasformare l’isolamento in integrazione. Lo sport ha un grandissimo impatto educativo Lo sport è diventato uno strumento di riabilitazione”. È stata quindi la volta Alessandro Arcigli, a cui è stata consegnata nei giorni scorsi la “Palma” del Coni onorificenza attribuita a Tecnici sportivi, per i risultati ottenuti, nella doppia veste di Delegato provinciale CONI e Tecnico Nazionale paraolimpica di Tennis tavolo, “Lo sport è una opportunità per il disabile, uno mezzo per il miglioramento della qualità della vita; per Vivere non per sopravvivere.” Al termine del convegno il moderatore del dibattito Nino Scimone, responsabile Relazioni Esterne AnsMes Sicilia, ha voluto chiudere l’appuntamento con una brevissima intervista a Massimo Girolamo, Olimpionico Special Olympics 2019, che alla domanda: Lo sport cos’è per Te, ha risposto senza esitare “ Lo sport per me è tutto è la vita da non protagonista sono diventato protagonista”.
Messina: Convegno lo sport abbatte i muri
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