PREMIO PROVINCIALE ANSMeS FIRENZE 2024 "PAOLO D'ELIA"

Toscana
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Firenze: Premio ANSMeS 2024 “Paolo D’Elia” al dirigente Luigi Russo

 

È stato assegnato al Presidente dell’Eurocalcio Firenze, Luigi Russo, il premio ANSMeS provinciale 2024 al dirigente, quest’anno alla sua terza edizione, intitolato a Paolo D’Elia, storico presidente della Canottieri Comunali. La consegna del premio è avvenuta martedì 22 ottobre, nella sala consiliare “Tosca Bucarelli”, Quartiere 4 Isolotto. La cerimonia si è tenuta durante il convegno “La differenza che ci unisce”, in linea con il progetto nazionale ANSMeS 2024 “Sport linguaggio universale: inclusione e multietnicità”.

Ad aprire il programma, illustrando le motivazioni che hanno portato alla scelta della tematica, è stato il Presidente provinciale dell’ANSMeS, Giovanni Carniani, seguito dagli interventi del Presidente regionale, Salvatore Vaccarino, che ha ringraziato le autorità e i relatori presenti e del Presidente nazionale, Francesco Conforti, che si è soffermato sul progetto generale dell’associazione riguardante, quest’anno, l’inclusione attraverso lo sport.

Durante l’evento, Letizia Perini, Assessora allo sport e Mirko Dormentoni, Presidente del Quartiere 4, sono intervenuti sul tema del convegno e, insieme ai presidenti ANSMeS, a Giuliana Achilli D’Elia, moglie di Paolo D’Elia e ad Alessandro Matteini, delegato provinciale FIGC, hanno consegnato il premio a Luigi Russo.

Oltre ai menzionati, al convegno erano presenti Luciano Baldini, Consigliere nazionale ANSMeS, e Maurizio Mancianti, Presidente del Panathlon Firenze.

In qualità di relatori hanno preso la parola: Gino Fantechi Materni, vicepresidente della Polisportiva Isolotto, impegnata nell’inclusione di persone con disabilità attraverso lo sport, Don Luca Niccheri, parroco di “Santa Maria Madre delle Grazie” all’Isolotto, sul ruolo della Chiesa nell’accoglienza multietnica, e Guendalina Brizzolari, psicologa dello sport, che ha sottolineato l’importanza della psicologia nel dialogo tra atleti, famiglie e allenatori e nella ricerca di metodi ed esercizi sportivi adatti a tutte e a tutti, senza alcuna discriminazione culturale né sociale.