"Sport Linguaggio Universale: inclusione e multietnicità" - Convegno a Treviso
Nell'ambito del Progetto ANSMeS 2024 "Sport linguaggio universale: inclusione e multietnicità”, sabato 19 ottobre nella splendida Aula Zanini del Museo Bailo in Borgo Cavour a Treviso si è svolto un convegno dibattito organizzato dal Presidente Regionale ANSMeS del Veneto Giuseppe Berton, dal Presidente del Comitato Provinciale ANSMeS di Treviso Giovanni Ottoni e dal Consigliere Regionale ANSMeS Fiorenzo Zanella: presente all’evento il Consigliere Nazionale dell’ANSMeS Giuseppe Falco oltre naturalmente ad un nutrito gruppo di soci.
Grazie anche alla fattiva opera dell'Assessore allo Sport Alessandro Manera l’Aula è stata allestita con 200 posti a sedere e con uno schermo che ha permesso la proiezione di video ed illustrazioni durante gli interventi dei relatori.
Alla riuscita dell’evento ha contributo inoltre l’idea del Presidente Ottoni di invitare alcune classi di studenti delle scuole che hanno manifestato grande partecipazione con continue richieste di chiarimento e di curiosità ai relatori intervenuti, il tutto sotto la regia del moderatore del convegno Avv. Massimo Sonego, Presidente del Panathlon di Treviso.
Apprezzato l’intervento di Roberto Zandonella, Campione Olimpico di Bob nella rassegna del 1968 con la leggenda di questo sport, Eugenio Monti, che ha raccontato come riuscì ad entrare nella squadra olimpica e soprattutto in cosa consistevano gli allenamenti di allora lasciati all’iniziativa personale e senza l’ausilio di alcun manuale sportivo. L’allenamento di Zandonella consisteva nell’andare in campagna e nel caricarsi sulle spalle le balle di fieno con le quali percorreva 300-400 metri in salita per rafforzare spalle e braccia: tutto questo per migliorare la spinta del Bob nella primissima fase della successiva discesa.
E’ stata poi la volta dell'atleta Alessandra Patelli, Olimpionica di canottaggio con alle spalle la partecipazione a 2 Olimpiadi, la quale ha raccontato ai presenti come è riuscita a coniugare gli allenamenti con lo studio, la scuola prima e l’università poi riuscendo a conseguire oltre ai risultati sportivi anche la laurea in Medicina dello sport.
Alessandra ha anche accennato al disagio giovanile oggi più accentuato specie in quei ragazzi che pensano di ricorrere a scorciatoie, leggi Doping, illudendosi così di diventare prima dei campioni e non accorgendosi che così facendo creano dipendenze che possono minare, a volte irrimediabilmente, la loro salute. I ragazzi in sala hanno mostrato grande partecipazione ed interesse intervenendo con domande e continue richieste di chiarimenti.
Gli ultimi interventi hanno visto protagonisti la D.ssa Antonella Stelitano che, in qualità di Consigliere Nazionale Italiano del Fair play, ha illustrato dapprima le difficoltà che incontra un giovane che vuole fare sport soffermandosi soprattutto sulla acquisizione della consapevolezza che le sconfitte sono sempre molto maggiori rispetto alle vittori e vanno viste come opportunità per migliorarsi ed infine Massimo Florian, Arbitro Internazionale di Volley, il quale ha intrattenuto la sala parlando di come si diventa arbitri, del rapporto giudice atleta e del rispetto reciproco che le 2 figure debbono avere prima, durante e dopo la gara.