Il 9 gennaio del 1900 è nata la Lazio. Quella che è considerata la più grande e antica polisportiva al mondo - sono 45 le sezioni sportive - è stata fondata in piazza della Libertà da nove ragazzi, i fratelli Bigiarelli in particolare, Luigi e Giacomo, Odoacre Aloisi, Giulio Lefevre, Arturo Balestrieri, Alberto Mesones, Alceste Grifoni, Enrico Venier e Galileo Massa. Stella d’Oro e Collare d’Oro al merito sportivo, la Lazio con Luigi Bigiarelli, il vero ispiratore della nascita del sodalizio, ha scelto i colori bianco e celeste, i vessilli, ovvero, della Grecia dove, quattro anni prima, erano tornate a splendere le Olimpiadi. L’emblema? Non poteva essere che un’aquila, simbolo della potenza di Roma imperiale. La prima partita di calcio la Lazio l’ha disputata il 6 gennaio del 1901 e si è affiliata alla Federazione Italiana Giuoco Calcio nel 1908.
Nel 1927 è nata l’AS Roma. La squadra capitolina è venuta alla luce grazie alla fusione di tre delle società calcistiche della Capitale - Alba, Fortitudo e Roman - per decisione del segretario della Federazione romana del Partito Nazionale Fascista, Italo Foschi che faceva anche parte del Coni ed era presidente della Fortitudo Pro Roma, con l’appoggio dell’onorevole Ulisse Igliori, membro del Consiglio nazionale del Partito Nazionale Fascista e presidente dell’Alba Audace.
Bigiarelli era un sottufficiale dei bersaglieri reduce dalla non fortunata battaglia di Adua. Era un atleta, Bigiarelli, e aveva vinto una gara di 100 metri a Villa Pamphili e con i suoi amici discuteva di ideali dello sport nell’inverno del 1900 e tutti volevano gareggiare, in particolare in una gara in programma il 21 aprile organizzata per inaugurare il monumento a Carlo Alberto in via XX Settembre. Non avevano, però, una società. Seduti su una panchina davanti al Tevere in piazza della Libertà trovarono la soluzione. «Facciamola noi la società!», ha esclamato il venticinquenne Bigiarelli. Scartarono il nome Roma perché c’era già la Ginnastica ma anche altri club. «Noi porteremo un nome più grande, in cui concretamente Roma è compresa: quello della regione, del Lazio». Nasceva così la Società Podistica Lazio. Luigi Bigiarelli è stato il primo presidente e la prima sede era in via Valadier 6 (diventerà in seguito il numero 27). Per arredare quelle tre stanze (in una è stata creata una palestra e in un’altra lo spogliatoio), gli atleti della Lazio hanno venduto i primi trofei conquistati.
Carlo Santi
Le puntate precedenti
8 gennaio:I cento anni di Artemio Franchi