George Foreman è un uragano. A Kingston, la capitale della Giamaica, con il ring nello Stadio Nazionale, il 22 gennaio il venticinquenne texano è diventato il nuovo campione mondiale dei pesi massimi. Joe Frazier, ventinovenne anche lui statunitense, è stato letteralmente distrutto: sei atterramenti in 4’35” e battuto per ko tecnico a 1’35” della seconda ripresa. Dopo il sesto ko, l’arbitro Arthur Mercante, non ha neppure cominciato il conteggio. Ha visto Frazier che barcollava e lo ha rimandato nel proprio angolo per evitargli quello che poteva essere una massaro.
Sei ko, e solo per un accordo alla vigilia il match è andato avanti. Difatti, era stato stabilito che, contro la regola che impone automaticamente il ko dopo tre ko nella stessa ripresa, si sarebbe andati avanti. Il campione mondiale in carica, Frazier appunto, è finito tre volte al tappeto nel primo round. Il primo atterramento è stato provocato da un montante destro preceduto da due sinistri. Frazier ha accusato il colpo ed è apparso subito in balìa di Foreman. Quest’ultimo era una furia, ha continuato a colpirlo. Con un destro alla punta del mento ha atterrato Frazier la seconda volta e poi una scarica di colpi lo ha mandato nuovamente al tappeto.
Nel secondo round, invece di prendere tempo, Frazier si è gettato subito all’attacco. Un folle errore, la fine del match. Joe era ormai «groggy» ed è finito al tappeto altre tre volte. A quel punto l’arbitro non poteva fare altro che intervenire.
È stata questa la prima sconfitta per Frazier dopo 29 incontri, 25 della quali ottenute prima del limite. Campione olimpico a Tokyo 1964 ha visto interrompere questa serie contro il campione olimpico di Città del Messico 1968 e era ancora imbattuto. Nella sera della grande vittoria, Foreman aveva all’angolo due grandi del passato: il mediomassimo Archie Moore e il piuma Sandy Saddler. Che sono stati i primi a saltare sul ring dopo il verdetto. Al peso, Frazier è apparso “grasso”: 97,050 lui che è alto 1,80 mentre Foreman era più agile, 98,650 ma distribuiti in 190 centrimetri.
A Kingston, per assistere al match, c’erano 36 mila spettatori per un incasso, allora, di 250 milioni di lire senza dimenticare gli incassi derivanti dai diritti televisivi, con l’incontro trasmesso in circuito chiuso in 225 località di undici nazioni. Per ciò che riguarda le borse, Foreman ha avuto 220 milioni di lire (110 milioni di euro attuali) mentre Frazier più del doppio, 550 milioni di lire.
Dopo la vittoria, Foreman è apparso esausto nonostante un mach assai breve. «Ce l’ho fatta. Quando ho visto Frazier ai miei piedi per la prima volta, ho pensato che avevo atterrato un grande pugile. Più volte mi ero rivolto al manager di Frazier e all’arbitro per far sospendere l’incontro. Temevo di fare troppo male a Frazier, non volevo infliggergli un danno irreparabile», ha detto George raggiante che ha aggiunto: «Ho vinto perché la boxe è il mio lavoro e io cerco di farlo nel migliore dei modi. Adesso non voglio pensare alla sfida con Clay».
La storica sfida contro Muhammad Ali (Cassius Clay) si è svolta a Kinshasa, nello Zaire, il 30 ottobre 1974 per il titolo dei pesi massimi. A trionfare è stato Muhammad Ali per ok all’ottava ripresa.
Carlo Santi
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