Il primo appuntamento con il record del mondo dei 400 stile libero, il primo sulla distanza per la Divina, è stato agli Europei di Eindhoven il 24 marzo 2008 quando si è messa al collo la medaglia d’oro. Federica ha nuotato in 4’01”53 (passaggi 57”81, 1’59”11, 3’01”16) e lo ha tolto alla “nemica” Laure Manaudou che il 6 agosto 2006 agli Europei di Budapest aveva ottenuto 4’02”13. Prima di questo successo, la Pellegrini era stata squalificata per falsa partenza - assai dubbia - nella finale dei 200 stile libero, gara della quale era la grande favorita. Federica, che ha tolto il record alla rivale francese che la aveva battuta nella finale olimpica dei 200sl ad Atene 2004, ha festeggiato successo e primato con un lungo abbraccio al suo nuovo amore, Luca Marin, anche lui strappato a Laure. Un bell’intreccio tra piscina e amore.
È stata, quella dell’azzurra, una gara straordinaria: in testa nella prima vasca e poi non ha più mollato il comando riuscendo allungare sulla francese Coraille Balmy (che sarà seconda in 4’04”15) e sulla romena Camilla Potec (terza in 4’05”62). «Questo primato durerà un po’ - ha affermato Federica dopo la gara - Ancora non riesco a rendermi conto. Chissà cosa dirà adesso Castagnetti. Prima mi farà notare gli errori. Poi, magari...». Alberto Castagnetti era il suo allenatore, l’uomo che l’ha trasformata rendendola una super campionessa prima di lasciarci prematuramente il 12 ottobre 2009 poche settimane dopo i successi al Mondiale romano dove Federica ha vinto l’oro nei 200 e 400sl riuscendo, soprattutto, ad essere la prima al mondo a toccare, della distanza lunga, in meno di 4 minuti.
Mai nessun atleta nella storia del nuoto italiano aveva stabilito due record del mondo in vasca olimpica. Federica Pellegrini è stata la prima a riuscirci dopo l’1’56”47 stabilito nelle semifinali dei Mondiali di Melbourne il 27 marzo 2007, record durato neppure un giorno perché in finale Laure Manaudou ha fatto meglio con 1’55”52. Per il nuoto italiano questo record di Eindhoven nei 400sl era il quarto record mondiale in vasca olimpica dopo quelli di Novella Calligaris (800sl in 8’52”97 il 9 settembre 1973 a Belgrado) e Giorgio Lamberti (200sl in 1’46”69 il 15 agosto 1989 a Bonn).
A Eindhoven, in Olanda, la Pellegrini ha limato di molto il suo precedente limite, record italiano, che era di 4’05”20 ed lo aveva ottenuto il 4 agosto 2007 a Parigi. Cercava, già a Eindhoven, il grande risultato. «L’obiettivo è scendere sotto i 4 minuti al momento giusto», ha osservato parlando di quel muro che è stata lei ad abbattere il 26 luglio 2009 con 3’59”15 prima che la statunitense Katie Ledecky facesse meglio, la prima volta con 3’58”86 a Irvine il 14 agosto 2014 e poi altre due volte fino al 3’56”46 nella finale olimpica dei Giochi di Rio de Janeiro del 2016.
Dopo l’Europeo olandese, alle Olimpiadi di Pechino, Federica Pellegrini ha avuto una delusione: solo quinta in finale prima del riscatto, lo stesso pomeriggio, con il record del mondo dei 200sl in batteria con 1’55”45 ritoccandolo poi in finale con 1’54”82.
Carlo Santi
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