Nel primo Criterium europeo di atletica leggera al coperto, disputato il 27 marzo 1966 sulla pista in legno di 160 metri della Westfalehalle di Dortmund, in Germania Federale, anteprima di quello che diventerà il campionato Europeo dal 1970 a Vienna dopo quattro Criterium (1966 a Dortmund, 1967 a Praga, 1968 a Madrid e 1969 a Belgrado), l’Italia ha vinto la prova dei 60 metri ostacoli con Eddy Ottoz. L’azzurro di Aosta ha stabilito anche la nuova miglior prestazione europea con 7”7 (7”8 la precedente). Dopo Ottoz, al secondo posto l’inglese Michael Parker con 7”8 e al terzo il tedesco federale Hindrich John con 7”9 con l’altro azzurro Giovanni Cornacchia quinto in 7”9.
La finale ha vissuto qualche sussulto e polemica prima di essere disputata. Difatti, in mattinata dopo la disputa delle batterie, Ottoz e Cornacchia sono tornati in albergo perché il programma ufficiale non prevedeva la disputa delle semifinali. La giuria in un primo tempo li ha esclusi, ma successivamente, dopo le proteste dei dirigenti italiani, li ha riammessi in gara. Ottoz e Cornacchia si sono imposti nelle loro semifinali, 7”7 per Eddy nella prima, 7”9 per Cornacchia nella seconda.
Il miglior risultato tecnico assoluto è tato ottenuto dal sovietico Igor Ter Ovanesyan nel salto in lungo con 8,23, nuova miglior prestazione mondiale indoor, come la misura raggiunta dalla sua connazionale Tatyana Shchelkanova con 6,73 pure nel salto in lungo. Nella prova maschile il nostro Roberto Bonechi con 7,30 è stato settimo nelle qualificazioni ma in finale accedevano solo i primi sei. Ottima la priva di Giuseppe Gentile quanto con 16,25 nel salto triplo vinto dal romeno Serban Cionchina con 16,43.
Il sovietico Skworzov ha continuato la tradizione di Valery Brumel ed ha raggiunto 2,17 nel salto in alto mentre è stato deludente ultimo il nostro Bogliatto con 1,90 e discreto il diciassettenne Erminio Azzaro dodicesimo con 2,00. Per quanto riguarda la squadra italiana che ha partecipato a questo primo Criterium con dodici atleti, Francesco Bianchi è terminato sesto in 3’49”9 nella finale dei 1500 metri vinta dall’inglese John Whetton con 3’43”8. Nella staffetta 4x3x2x1 giro gli azzurri - che hanno corso con Bruno Bianchi, Sergio Bello, Sergio Ottolina, Ippolito Giani - hanno ceduto alla Germania Federale che ha vinto in 3’22”0. La sovietica Tamara Press con 17,00 è stata battuta dalla tedesca orientale Margitte Gummel con 17,30 nel lancio del peso.
La strada verso il campionato Europeo è stata aperta in Germania Federale verso un futuro luminoso, che ha portato in seguito anche alla disputa dei campionati Mondiali al coperto che hanno visto la prima edizione, anche quella denominata non campionato ma Giochi Mondiali nel 1985 a Parigi prima del via ufficiale, due anni dopo, a Indianapolis nell’Hoosier Dome. Da allora il cammino dell’atletica sotto al tetto è stato lungo e costellato di prestazioni di altissimo livello.
Carlo Santi
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