L’appuntamento con la storica rete numero 1000 della Nazionale italiana di calcio è stato di Christian Vieri, debuttante in maglia azzurra. Il 29 marzo 1997, a Trieste nello stadio Nereo Rocco contro la Moldova (3-0 il risultato finale), partita di qualificazione per il Mondiale di Franco ’98, il ventitreenne centravanti della Juventus ha toccato quello storico traguardo di una vicenda - quella dei gol in azzurro - cominciata il 15 maggio 1910 con la prima storica rete firmata da Pietro Lana nel debutto della Nazionale italiana. Quel giorno, l’Italia ha battuto con un rotondo 6-2 la Francia e Lana ha messo a segno una tripletta.
Da allora, da quelle prime partite di un calcio diverso da quello attuale, un calcio di pionieri, per vedere il gol numero 1000 bisognerà attendere quasi novant’anni, esattamente il 29 marzo del 1997 quando a Trieste Vieri, che in campionato aveva avuto qualche problema con l’allenatore della Juventus, Marcello Lippi, prima di trovare continuità e reti con la maglia bianconera. La prima doppietta in campionato era arrivata pochi giorni prima dello storico traguardo in azzurro, il 15 marzo contro la Roma e poi, dopo l’intermezzo con l’Italia, ancora una doppietta il 6 aprile al Milan. Cesare Maldini, allora cittì degli azzurri, lo ha convocato dopo le 22 maglie azzurre con l’under 21.
Quel giorno di fine marzo 1997 a Trieste l’Italia ha aperto le marcature con Paolo Maldini, il figlio di Cesare che al 24’ (gol numero 998 della storia) ha festeggiato le 77 presenze in azzurro. Quella rete ha poi consentito all’Italia di giocare in maniera diversa, più propensa all’attacco contro un Moldova che era meno chiusa di quanto ci si potesse attendere. La prima rete, quella di Maldini, è stata una liberazione; il 2-0 firmato da Gianfranco Zola al 44’ del primo tempo è un gol all’origine merito di Albertini che ha vinto un contrato e ha lanciato Vieri. Da lui a Zola, poi a Dino Baggio e ancora a Zola per la stoccata di sinistro: un’azione tutta di prima.
Ecco l’appuntamento con la storia. Due minuti (il 3’ e il 4’) ad inizio ripresa sono stati sufficienti a Christian Vieri dal gol negato (Tistimitsnu ha salvato sulla linea) al sigillo storico. Il suo sinistro dopo 49’ di gioco e d’esordio, ha portato l’Italia a quota 1000 nel computo totale delle reti segnate.
In quel momento, la squadra che ha subito più gol dagli azzurri era la Svizzera con 101 reti in 52 gare mentre era Gigi Riva il capocannoniere di sempre con 35 gol seguito da Giuseppe Mezza con 33 e Silvio Piola con 30. Per la statistica, il gol numero 100 lo ha messo a segno Adolfo Baloncieri al 16’ in Svizzera-Italia 1-5 a Ginevra il 30 gennaio 1927; il gol numero 200 è di Orsi al 56’ di Italia-Ungheria 3-2 a Torino il 13 dicembre 1931; quello numero 300 di Pietro Pasinati al 58’ di Italia-Belio 6-1 a Milano il 15 maggio 1938; il numero 400 di Ermes Muccinelli al 53’ di Italia-Belgio 3-1 a Bologna il 5 marzo 1950; quello numero 500 di Mariolino Corso al 59’ di Italia-Israele 6-0 a Torino il 4 novembre 1961; il numero 600 di Pietro Anastasi al 31’ di Italia-Jugoslavia 2-0 a Roma il 10 giugno 1968; il numero 700 di Ciccio Graziani al 73’ di Italia-Jugoslavia 3-0 a Roma il 25 settembre 1976; il numero 800 di Paolo Rossi al 44’ di Italia-Messico 5-0 a Roma il 4 febbraio 1984 e il gol numero 900 di Totò Schillaci al 78’ di Norvegia-Italia 2-4 a Oslo il 5 giugno 1991.
Carlo Santi
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