1896/Ad Atene si apre la prima Olimpiade dell’era moderna

Una storia al giorno
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Ritornano le Olimpiadi. Il sogno di riportare in vita i Giochi olimpici lo ha avuto il barone francese Pierre de Coubertin che, sull’onda dell’interesse per l’età classica grazie alle grandi scoperte archeologiche di quei decenni. Il barone ha presentato il suo progetto nel giugno del 1894 alla Sorbona e ha fondato il Comitato internazionale olimpico decidendo che ha prima sede delle Olimpiadi moderne sarebbe stata Atene.

Le Olimpiadi erano scomparse dalla storia per quasi millecinquecento anni dopo l’editto dell’imperatore Teodosio che nel 393 d.C. ha chiuso la manifestazione. In qualche occasione c’è stata la volontà di recuperare l’ideale olimpico organizzando competizioni ed eventi ma senza grandi riscontri.

Se de Coubertin ha coltivato il progetto olimpico nel 1896 lo si deve anche a una manifestazione alla quale ha assistito nel 1889 a Shropshire, villaggio a 65 chilometri da Birmingham dove dal 185’ c’era una celebrazione annuale dei Giochi. Il barone ha posto le basi per un gemellaggio con il greco Evanghelios Zappas di Atene che organizzava una manifestazione analoga.

L’idea di riproporre le Olimpiadi era partita. C’era una proposta di ripartire da Atene e organizzarli in maniera permanente lì, mentre de Coubertin si è imposto per cambiare sede in ogni edizione passando, nel 1900, a Parigi inserendoli nell’Esposizione Universale. Doveva essere, l’Olimpiade, una manifestazione itinerante nel mondo per diffondere il movimento.

Nonostante le difficoltà per l’organizzazione a causa della crisi economica in Grecia e un aiuto importante è arrivato dall’Egitto: Georgios Averof, un ricco greco che viveva ad Alessandria, ha offerto 920 mila dracme per completare i lavori del Panathinaikos che poteva ospitare 70 mila persone. Alle 15.30 del 6 aprile 1986 allo stadio Panathinaikos di Atene il re Giorgio I ha dichiarato aperte le prime Olimpiadi moderne: 14 le nazioni in gara - Australia, Austria, Bulgaria, Cile, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Italia, Stati Uniti, Svezia, Svizzera e Ungheria - 245 gli atleti (tutti uomini), nove gli sport del programma - atletica, ciclismo, ginnastica, lotta, nuoto, tennis, tiro, scherma e sollevamento pesi.

Il primo campione olimpico è stato James Connolly che ha vinto l’oro nel salto triplo, gara di apertura dei Giochi anche se il primo atto agonistico dei Giochi è stata una batteria dei 100 metri con cinque atleti e con l’americano Frank Lane primo in 12”1/5. Il medagliere finale ha visto gli americani conquistare ben 11 medaglie d’oro contro le 10 della Grecia. L’atleta più premiato è stato il tedesco Carl Schuhmann: tre ori nella ginnastica e uno nella lotta. È stata la maratona la gara più memorabile perché ha ricordato le gesta di Fidippide. A vincere, un greco, Spiridon Louis, pastore e portatore d’acqua.

In quelle Olimpiadi, a dire il vero, non esistevano medaglie d’oro: i vincitori ricevevano un diploma, una medaglia d’argento e una corona d’ulivo. Tutti i premi sono stati consegnati da re Giorgio in occasione della cerimonia di chiusura.

Carlo Santi

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