1989/Se ne va Ray Sugar Robinson, un mito del pugilato

Una storia al giorno
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Quello che è considerato da molti - e dallo stesso Muhammad Ali - il più grande pugile di tutti i tempi, muore il 12 aprile 1989. Aveva 69 anni, soffriva di diabete e di ipertensione. Come professionista ha detenuto il titolo mondiale unificato dei pesi welter per cinque anni e ha conquistato cinque volte quello dei pesi medi. Ha combattuto per un quarto di secolo, dal 1940 al 1965 disputando 202 match vincendone 175.

Quello che forse è il più grande pugile di tutti i tempi ha perso il combattimento più importante della sua vita. E tutto è accaduto all’improvviso il 12 aprile 1989: la chiamata al pronto soccorso del Brotman Medical Center di Culver City, in California, poco prima delle 10 del mattino, precisamente alle 9.55, e alle 10.09 colui che era noto come il ballerino del ring aveva smesso di respirare. Abbiamo detto che soffriva di diabete e ipertensione, in passato le sue condizioni erano apparse critiche ma la sua fibra gli aveva consentito di superare ogni crisi.

Ballerino. Era noto così Ray Sugar Robinson nel mondo del pugilato e quel Sugar, zucchero, era solo fuori dal ring. Dentro, era un forsennato per i suoi avversari che non avevano scampo. Campione mondiale dei pesi welter dal 1946 al 1950 e campione mondiale dei pesi medi dal 1951 al 1958, ha combattuto per un lungo periodo anche se nel 1952 aveva annunciato il ritiro salvo ritornare sul ring due anni dopo: dal 1940 al 1965, all’età di 45 anni, Ray Robinson ha sostenuto 202 incontri vincendone 175 (109 per k.o.), perdendone 19 e pareggiandone 6 (più 2 “no contest”).

Nel 1952 Ray Robinson dopo aver perso contro Joe Maxim ha annunciato il ritiro dalla boxe. Due anni dopo, il ripensamento: nostalgia ma soprattutto la necessità di guadagnare soldi lo hanno riportato sul quadrato per combattere altri undici anni perché lui era il più grande di tutti.

Nato il 3 maggio 1920 a Detroit, nel Michigan, e dove la famiglia si era trasferita, anche se il certificato di nascita indica Ailey, in Georgia, con il nome di Walker Smith Jr, aveva cominciato con il pugilato andando in una palestra del ghetto nero dove era andato per seguire il suo amico Joe Louis. Un giorno del 1938, in piena estate, a Waterbury era in programma una riunione di pugilato per dilettanti. Un pugile, all’improvviso, non si è presentato. L’organizzatore si è avvicinato a un famoso maestro di boxe, George Gainford, che seguiva nella sua palestra Walker Smith Jr che ambiva a diventare un pugile all’insaputa della madre ed era, in quell’occasione, al suo fianco. «Combatto io», ha detto il giovanotto che, però, non aveva la licenza. L’organizzatore non si scoraggiò e lo fece combattere con il nome del pugile che non si era presentato, Raymond Robinson appunto. Da quel momento Walker Smith junior è stato per tutti Ray Robinson e il nome non lo ha più cambiato diventando uno dei miti dello sport.

Ray Sugar Robinson è stato definito il miglior pugile del ventesimo secolo dall’Associated Press.

Carlo Santi

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