Il Gran Premio di Formula 1 di Spagna del 1975 corso il 27 aprile sul circuito del Montjuic ha permesso a Lella Lombardi di entrare nella storia. La giovane pilota piemontese, allora trentaquattrenne, in quella gara drammatica interrotta al ventinovesimo giro dopo il tragico incidente, si è classificata al sesto posto ma non essendo stato compiuto almeno il 75 per cento della lunghezza prevista, per la prima volta sono stati assegnati punteggi dimezzati. Quindi, la pilota italiana ha avuto 0,5 punti diventando la prima - e ancora oggi unica - donna a punti in Formula 1.
Lella Lombardi, che è nata a Frugarolo, provincia di Alessandria, il 26 marzo 1941 ed è scomparsa a Milano il 3 marzo 1992 per un cancro, è stata la seconda donna in Formula 1 dopo Maria Teresa de Filippis che aveva guidato negli anni Cinquanta, ha cominciato a guidare un’auto all’età di tredici anni. Ha debuttato in Formula 1 nel Gran Premio di Gran Bretagna il 20 luglio 1974 a Brands Hatch con una Brabham BT42. In carriera ha disputato 17 Gran Premi prendendo il via in dodici. In Spagna, quel 27 aprile 1975, Lella si è qualificata con il ventiquattresimo tempo a 7” dalla pole position di Lauda.
Gran Premio tragico, quello di Barcellona, per questioni di sicurezza e per la morte di quattro spettatori. In quel periodo si alternava questo tracciato con il circuito di Jarama, situato vicino a Madrid, per il GP spagnolo. In Spagna il GPDA (Grand Prix Drivers Association) alla vigilia aveva protestato per non aver installato in maniera corretta le barriere di protezione. Jean Pierre Beltoise, dopo aver visitato il circuito, aveva chiesto di alzare le barriere di protezione per evitare che le monoposto potessero volare fuori dal tracciato. Molti piloti non sono scesi in pista per le prove libere, vista la pericolosità del tracciato. Notte del venerdì e il sabato mattina è stato deciso, per la sicurezza, di realizzare alcuni lavori ma non determinanti. Così, per le prove cronometrate Emerson Fittipaldi, dopo un sopralluogo che non lo ha convinto, è sceso in pista compiendo i tre giri d’obbligo ma a velocità ridotta prima di rientrare ai box senza poi prendere parte alla gara di domenica. La pole l’ha conquistata Niki Lauda con la Ferrari seguito da Clay Regazzoni anche lui con la Rossa. La gara di Lauda è però terminata presto: Brambilla, tentando di sorpassare Andretti, lo ha tamponato e costretto al ritiro. A vincere la gara è stato Jochen Mass con la McLaren-Ford Cosworth davanti a Jacky Ickx con la Lotus-Ford Cosworth.
Ma al ventiseiesimo giro la tragedia: l’alettone dalla vettura di Stommelen si è staccato facendo sbattere violentemente contro le barriere la vettura, esattamente nel punto in cui suoi meccanici erano andati ad aiutare per rimontarle. La vettura è carambolata in mezzo alla pista, si è impennata ed è volata oltre le barriere stesse. Stommelen si è rutto le gambe mentre quattro persone hanno perso la vita (lo spettatore Andres Ruiz Villanova, i giornalisti Mario de Roia e Antonio Font Bayarri e il commissario antincendio, Joakuin Morera).
Carlo Santi
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