Il Leicester City di Claudio Ranieri il 2 maggio 2016 vince il suo primo titolo in Premier League. Come in una favola, dopo una storia di 132 anni e senza che mai la squadra inglese fosse riuscita a salire così in alto, Claudio Ranieri ha guidato il team al successo in quella che era considerata un’impresa impossibile che, alla vigilia, era quotata 5000 a 1. I bookmaker hanno visto sparire dalle loro casse 15 milioni per pagare le scommesse di chi aveva accettato una quota così assurda che era stata considerata una rapina legalizzata.
A consegnare il successo ai Blues è stato il posticipo del lunedì, il sofferto pareggio del Tottenham agguantato dal Chelsea all’83’ (2-2) che era andato sotto 0-2. Il Chelsea, che aveva vinto l’ultimo campionato, giocava contro il Tottenham, l’unica squadra che potesse ancora privare il Leicester del titolo, e ha giocato alla morte. Per vincere il titolo, al Leicester mancava un punto che è arrivato proprio con il pareggio del Tottenham nel derby londinese.
Gli uomini di Claudio Ranieri avevano giocato la domenica sera pareggiando 1-1 a Old Trafford con il Manchester United. Nel “Monday Night” il Leicester doveva sperare almeno in un pari del Tottenham, come è poi avvenuto e ha dato il via alla festa, una festa che è un’autentica favola. Evento unico e irripetibile per il Leicester, una squadra costata pochissimo, con una difesa all’italiana che si è sempre fatta rispettare, soprattutto dalle pretendenti al titolo. Merito di Claudio Ranieri e anche di un portiere, Kasper Schmeichel, figlio del grande Peter, che ha dimostrato di non essere solo un cognome pesante ma un vincente. Il suo Leicester ha giocato in un modo che ha stravolto i luoghi comuni dell’era del tiki-taka e, durante tutto il campionato, ha commesso pochi passi falsi.
Detto del portiere, non si deve dimenticare Riyad Mahrez che ha messo a segno un gran gol contro il Chelsea provocando l’esonero di José Mourinho. Con lui e con i suoi gol, i tifosi hanno cominciato a credere nel miracolo anche se il miglior realizzatore è stato Jamie Vardy, in forma per l’intera stagione e in grado di segnare in undici partite di fila e uomo simbolo della squadra con le sue 22 reti e il premio di miglior giocatore dell’anno. E a casa sua la squadra ha vissuto l’ultima partita del Tottenham dando vita alla festa dopo il 2-2 con il Chelsea. Quella sera, Ranieri non c’era: era partito per Roma per stare accanto alla novantaseienne mamma Renata.
Questa la formazione di quel Leicester vittorioso: Schmeichel; Simpson, Huth, Morgan, Fuchs; Albrighton, Kanté, Drinkwater, Mahrez; Vardy e Okazaki. Ranieri alternò anche qualche altro calciatore.
Una stagione fantastica quella del 2015-2016 del Leicester che solo due anni prima era in seconda divisione e l’anno precedente si è salvato grazie a una serie di vittorie nelle ultime partite del campionato e all’inizio della l’obiettivo del Leicester era quello di non retrocedere.
Carlo Santi
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